L’arte della moda a scuola
Secessione, Liberty, Art Nouveau: nomi diversi per una stessa esigenza. L’inizio del XX secolo è caratterizzato in tutta Europa dall’aspirazione a una maggiore libertà e dalla ricerca di forme nuove con cui raccontare se stessi e la propria visione della vita. Anche negli abiti e nel modo di vestire si fa strada la stessa volontà, che si concretizza nella ricerca di linee prive di costrizioni, di disegni geometrici e astratti, di colori e accostamenti inusuali. Il Centro Diego Fabbri, l’IT Saffi-Alberti e No.Vi.Art di Forlì con il Centro Ricerche Turismo e Cultura di Gorizia, ricordano tutto questo con una mostra diffusa di abiti ospitata al ridotto del teatro Diego Fabbri di Forlì e nella vetrina della Galleria di Via Giorgio Regnoli 52 grazie alla collaborazione con l’associazione Regnoli 41. L’esposizione fa parte delle iniziative collaterali alla grande mostra “L’arte della moda” promossa ai Musei San Domenico di Forlì dalla Fondazione CaRisp e crea un collegamento fra gli abiti filologicamente ricostruiti dal Centro di Gorizia diretto da Marina Bressan, e le produzioni degli studenti dell’Istituto tecnico forlivese. Al ridotto sono esposti quindi ricostruzioni di abiti “Reformkleid” ispirati alla Secessione viennese: le creazioni di Emilie Flöge, musa ispiratrice di Gustav Klimt e imprenditrice di successo della moda del tempo. In via Regnoli ci sono invece i capi della collezione “Habitus, Abito, Habitat” realizzati dagli studenti dell’Itas qualche anno fa in collaborazione col Liceo artistico A. Canova di Forlì. La mostra è stata accompagnata da due momenti di approfondimento: Marina Bressan il 14 aprile al ridotto del teatro Fabbri (ore 18) ha tenuto una conversazione sull’abito “riformato”. La seconda conferenza, dedicata agli studenti del Saffi-Alberti, si è svolta invece il 15 aprile (ore 10). Marina Bressan e Roberta Calvo hanno parlato dello stile e dell’haute couture di Parigi e Vienna, ma si sono soffermati anche sugli abiti in mostra, sulla loro esecuzione e sulla ricerca delle stoffe per realizzarli. Entrambe le conversazioni sono state accompagnate dalla musica di Elisa Ridolfi, voce e Andrea Alessi, contrabbasso.